martedì 16 giugno 2015

Scrivere un romanzo Fantasy: revisione e condivisione - I consigli del buon Gheler #4

Salute Esploratori!
Oggi affronteremo la quarta fase di questa serie di consigli seguiti per lo più da mia zia, mia cugina di quattro anni, la mia fidanzata immaginaria e dal club di scrittura creativa del Kazakistan che non parla l'Italiano; colgo l'occasione per salutarli tutti e zero. Quindi, ricapitolando: 


I consigli del buon Gheler saranno fondamentalmente 5: 
(Clicca per leggerli) 
2) Carattere (09/6/15)
3) Stesura (12/6/15)
4) Conclusione. Revisione. Condivisione.
5) Pubblicare attraverso Editori o Self. 
5.1) Consiglio Bonus: Not Today! (che non è il titolo dell'articolo ma un "a tempo debito") 




Conclusione
Non c'è molto da dire sulla conclusione. L'importante è essere soddisfatti del proprio lavoro, prendersi del tempo per rileggere le scene finali, cercare di capire qual è il messaggio che la vostra storia cerca di lasciare al lettore. Se pensate di aver trasmesso i vostri sentimenti nel modo giusto, allora potete considerare il romanzo "concluso" ma solo dal punto di vista della trama, perché adesso inizia il lavoro più arduo e importante; la revisione. 






Revisione
La revisione è una parte fondamentale in cui più occhi vi aiuteranno e migliore sarà il risultato. La revisione dell'autore consiste quasi sempre in più riletture (di solito facendo passare del tempo tra l'una e l'altra) quindi si cambiano dialoghi, se ne aggiungono degli altri, si corregge la punteggiature, lo stile sbagliato di quel capitolo scritto da ubriaco e via discorrendo. MA. Per quante revisioni voi possiate fare (rileggendo il vostro libro fino alla noia) non riuscirete mai a finalizzare il lavoro di revisione, per questo si ricorre a occhi esterni. Che siano professionisti del settore pagati da voi, o che sia la vostra casa editrice, o che sia vostra madre, o un vostro amico o un vicino di casa, l'importante è metter su un gruppo di lettori con lo scopo non solo di assorbire i loro pareri, ma soprattutto di individuare quegli errori di cui ogni autore non si accorge. Virgole fuori , posto, frasi molto ripetitive, triple invece che dopppie, frasi molto ripetitive, un verbo essere decapitato dell accento, apostrofi mancanti, frasi molto ripetitive ed erriori di battituara. Vi posso giurare sul buon fantasy che l'autore la maggior parte di questi stupidi errori non riesce a vederli perché troppo concentrato sulla trama, sulla composizione della frase, su quell'indizio che porta al finale eccetera eccetera. Sostanzialmente evitate di mandare il vostro manoscritto alle CE o di pubblicarlo self senza prima una buona revisione, perché sì, voi conoscete il corretto uso di quel verbo o di quella parola poco consona ma meglio evitare che un chicchessia, abbagliato da un breve ma intenso istante di superiorità, pubblichi sul suo blog o su Amazon una recensione da due stelle tipo che: "Sì, il libro è bello, la trama è ben costruita ma sembra scritto da un bambino" solo perche avete saltato la "é" su un perché. E magari nella stessa recensione critica che voi andate a leggere, trovate dodici errori di grammatica e lo stesso modo con il quale tu componevi le frasi all'età di dodici anni; ma guai a farglielo notare. 
(Ci tengo a sottolineare che, nonostante il mio libro contenga alcuni errori di questo tipo ancora oggi, nessuno ha pubblicato recensioni del genere; ma mai dire mai, no? Soprattutto perché l'ho visto fare con altri libri!)


Condivisione 
Dopo aver creato il vostro gruppo di "grammatici" dedito alla segnalazione di errori ortografici che può essere costituito anche solo da due persone (che più o meno abbiano letto almeno una dozzina di libri nella loro vita, s'intende), focalizzate il vostro target di età (se ne avete uno) e diffondete il vostro libro gratuitamente, cedetelo in prestito e create una cerchia di consiglieri (magari con un minimo di cultura e passione verso il vostro genere letterario) e ascoltate le loro idee, le loro critiche, le loro recensioni riguardo al libro in sé, alla storia, al finale. Conoscere le opinioni altrui è fondamentale (ma non seguirle) o almeno non applicarle immediatamente. Fate tesoro di ogni consiglio, anche quello che vi sembrerà più insignificante (come i consigli del buon Gheler, ad esempio) poi che deciderete di seguirli o meno non ha importanza, perché inconsciamente vi avranno comunque influenzati. 
La più grande fortuna per un autore (ma credo anche per tutti gli altri) credo sia quella di avere qualcuno di fidato con cui condividere ogni aspetto, ogni idea, ogni insicurezza. E non parlo solo del libro concluso ma anche del seme che ha fatto germogliare la storia e del tempo necessario alla sua crescita. 

Condividere è la risposta.
Comprensione è la domanda.

Grazie per avermi seguito fin qui, Esploratori. Spero di rivedervi al prossimo consiglio del buon Gheler, l'ultimo (ma non ultimo) in cui vi parlerò nel bene e nel male della pubblicazione, di quell'ardua via attraverso case editrici e di quella porta spalancata con tanto di "welcome" che è il self publishing. 
Tante care cose!  

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2 commenti:

  1. Grazie di nuovo dei consigli, qui ho qualche domanda da porti.
    1) Che differenza c'è tra un revisore ed un editor? (Ammesso che ce ne siano, dal momento credo siano sinonimi)
    2) è molto costoso affidare la revisione ad un professionista?
    3) prima di divulgare, quale che sia la via, il proprio romanzo è bene "tutelarlo" in qualche modo?

    Grazie!

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    Risposte
    1. 1) beh sì è ovvio, revisione o editing è la stessa cosa, mentre l'editor è una figura un po' diversa a seconda della professione, perché l'editor potrebbe essere anche un programmatore.
      2) Non saprei, generalmente sì ma se hai una casa editrice dovrebbe essere lei a farci l'editing (affidandola ai suoi professionisti e non chiedendo a te nemmeno un soldo) ma di questo ne parlerò nel prossimo articolo!
      3) Anche di questo ne parlo nel prossimo articolo ma non preoccuparti troppo della tutela se si tratta di casa editrici, perché è già tanto se lo leggeranno figurarsi a rubartelo! E poi già inviando la mail e conservandola hai già delle prove in tue favore, teoricamente. Ovviamente se invece si tratta di persone, affidalo a quelle di cui ti fidi abbastanza.
      Grazie a te!

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