venerdì 5 giugno 2015

Scrivere un romanzo Fantasy: Essere Originali - I consigli del buon Gheler #1

Salute esploratori! 
Da molti giorni ormai pensavo di condividere con voi la mia breve esperienza nell'ambito della scrittura - circa 8 anni come uno qualunque, 2 come autore. Ovviamente per scrittura mi riferisco alla costruzione di un romanzo Fantasy, nel quale posso dire di avere una certa esperienza. E, seppur per modestia tendo sempre a chiamare "la mia discutibile opinione" qualsiasi consiglio io decida di divulgare, questa volta non lo farò. Mi limiterò semplicemente al mio modo di fare, con la premessa che quando si parla di scrittura si entra sempre nella soggettività, quindi sarà compito vostro assimilare, semplicemente leggere per curiosità o ignorare tutto ciò che avrò da dirvi.

I consigli del buon Gheler saranno fondamentalmente 5: 
1) Essere Originali.
2) Caratterizzazione del mondo e dei personaggi (E piccoli consigli sullo stile narrativo)
3) Inizio, punti focali e finale: differenze tra una storia ben chiara e una che cresce nel tempo.
4) Conclusione. Revisione. Condivisione.
5) Pubblicare attraverso Editori o Self. 
5.1) Consiglio Bonus: Not Today! 

ESSERE ORIGINALI 
La verità è che spesso anche la non-originalità ha i suoi meriti, quando vale, ma credo che distinguersi dalla massa sia un'ideale sicuramente degno di stima, per il coraggio e per la capacità. Non è mai facile nuotare contro corrente, soprattutto in un mondo come quello dell'editoria. Nessuno può insegnarvi a essere originali, soprattutto perché una storia nasce dall'ispirazione e l'ispirazione è qualcosa d'impossibile da catturare, da cogliere, da far consapevolmente emergere. Io credo che l'unica cosa che possa realmente influenzarla, sia la passione. Eppure tra un'idea e un'idea originale resta comunque un abisso. Allora qual è questo dannato consiglio per il quale hai iniziato a leggere questo articolo? 
L'odio
Lo so, lo so, l'odio è una brutta bestia ma non qui, non questa volta, non oggi. Odiare è uguale a rinnegare, e se odiate (Platonicamente) tutto ciò che già è stato scritto, se odiate tutti quegli stucchevoli sottogeneri, cliché compresi; se rinnegate la moda, allora avrete regalato alla vostra ispirazione una nuova strada da poter percorrere. Sarà lei, poi, a fare tutto il resto. 
Ci tengo a sottolineare che l'odio di cui parlo è puramente astratto, e che forse questo è un consiglio più soggettivo che oggettivo.
Per citare il mio, di romanzo Fantasy, Adne una volta disse: "Credo che senza l’odio, l’amore l'originalità non avrebbe avuto motivo di fiorire. Forse l’odio è il seme dell’amore dell'originalità" ma questa è un'altra storia.

Grazie del tuo tempo, esploratore! Questo post, in verità, fa più da vetrina ma se hai trovato quel pazzo consiglio in qualche modo utile o vero, farmelo sapere gli darà ancora più senso, nonché ne darà a me personalmente; così come la condivisione. Spero di rivederti al prossimo consiglio del buon Gheler, nel quale vi darò un paio di dritte e di storte su come caratterizzare ogni aspetto della vostra storia, senza tralasciare due o tre parole su come strutturarlo narrativamente, dando il giusto tempo a: trama, dialoghi, descrizioni e pensieri.  
Si accettano pacifici scambi di opinioni. Cccciao! 

- Antonio Polosa 

(Se non vuoi perderti le prossime uscite, poiché non avranno una cadenza prestabilita, diventa lettore fisso)

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