giovedì 26 ottobre 2017

Marmo


Gonfio il petto
ma il marmo non si dilata,
la consapevolezza di me
appesantisce il respiro.

Sono il pezzo di un puzzle
senza colori né incastri,
abbandonato sotto al tappeto,
calpestato da due carezze al giorno.

Sono la chiave di una vecchia porta
che non esiste più,
il cui unico scopo
è la ruggine.

Sono la stella che cade,
una lacrima di luce
che si perde nel mondo
e nelle speranze degli altri.

Sono il tappo masticato
di una penna consumata
da pletoriche parole
e felicità negate.

Sono intrappolato
in un blocco di marmo,
e non c'è un Michelangelo
che possa liberarmi.



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