Mi sono così tanto focalizzato sul dire cosa Derioma è, e cosa non è... attraverso visioni personali, interpretazioni e metafore, che non ho parlato di una cosa fondamentale: la trama. Perché sì, seppur non lo sembri o diventa difficile definirlo tale, questo è pur sempre un romanzo con una trama comunque logica, anche e soprattutto nel suo caos d'eventi.
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Il
Derioma
è
un'essenza nata dall'odio e dal rancore delle vittime della grande
guerra, e sta dando la caccia a tutti i vassalli dell'imperatore,
estinguendone persino la progenie. Dinanzi al suo potere distruttivo,
Gemma, figlia di Re Erasmo, è costretta a una disperata fuga in
compagnia del cavaliere errante Arturo che già una volta ha già trasformato la sua
favola in un incubo e di un ambiguo viandante che le donerà invece
una nuova speranza di salvezza; l'amore, la felicità. L'unico modo per sfuggire
alla caccia del Derioma è non provare i sentimenti di cui esso è
pregno. Eppure, ancora una volta, Arturo trasformerà quella fiaba in
un incubo che li condurrà attraverso mondi sempre diversi, sempre
sull'orlo della distruzione e della rovina a causa della spietata
caccia del Derioma. E persino i loro ricordi cambieranno, la loro
identità, il loro carattere; i loro nomi. Gemma e Arturo, Adele e
Nathan; cosa è reale? Che cos'è davvero il Derioma? Qual è la loro
vera identità? Forse il vero Nathan è in coma e sta sognando, forse
addirittura la stessa Gemma, la stessa Adele non è altro che
un'immagine della sua mente. Come quando ci svegliamo piangendo
perché è accaduto qualcosa di brutto nei nostri sogni, qualcosa di
irreale a livello materiale ma reale nei sentimenti. Forse quello è
tutto un gioco, una falsa realtà dedita a nascondere l'ennesimo
mondo in rovina. Il nostro.
...nella prossima tappa di questo breve viaggio di presentazione vi parlerò della cover. Una cover fatta per il libro, non per vendere, non per piacere, non per richiamare la curiosità di chi non l'ha ancora letto ma per far emergere la consapevolezza in chi, al contrario, lo ha già fatto.
- Se il potere di un Dio è quello di creare e distruggere mondi e vita, allora chi scrive - e in particolare chi scrive Fantasy - può liberamente definirsi tale. E se il potere del Destino è quello di far proseguire la vita, il tempo e la storia, allora ecco che ne emerge il ruolo del lettore.
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